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Festeggiamenti Reggina, Falcomatà: "Quello che è successo ieri sera è inaccettabile"

Il sindaco è tornato a parlare della squadra appena promossa in B, riferendosi all'ultima celebrazione della curva Sud all'Arena dello Stretto. Per il primo cittadino "non erano queste le condizioni di partenza"

Giuseppe Falcomatà

Immagini che hanno testimoniato ancora una volta la passione di un intero popolo verso la propria squadra. Ieri sera nella cornice dell'Arena dello Stretto, i reggini hanno assistito ad una grande festa in onore della promozione della Reggina in Serie B. La Curva Sud, insieme al resto dei sostenitori arrivati al Lungomare, hanno cantato ed esibito bandiere amaranto.

La serata, dal punto di vista sanitario considerando l'attuale pandemia, ha lasciato perplessi diversi esponenti. In prima linea il sindaco Giuseppe Falcomatà, intervenuto in merito sulla propria pagina Facebook ufficiale: "Non doveva andare così, non erano queste le condizioni di partenza. Quando il questore mi ha informato sull’incontro con la tifoseria organizzata per i festeggiamenti con attività senza assembramento con fumogeni che dovevano durare circa mezz’ora, non è stato comunicato che poi sarebbe degenerata in questo modo. Rispetto al controllo delle misure anti covid i comuni non hanno nessun potere e nessuna responsabilità, soltanto l’obbligo di fare informazione.

Purtroppo - ribadisce il primo cittadino - le interlocuzioni che i vertici della questura e della prefettura hanno avuto con la tifoseria organizzata non hanno rispettato quelle che erano le condizioni di partenza che hanno consentito alla questura di dare l’ok a questa manifestazione. Io non ho detto nulla sui festeggiamenti di lunedì scorso perché poi la situazione è degenerata, sono aumentate le persone quando sono arrivati anche alcuni calciatori. 

Bisogna essere comprensivi - aggiunge - da un lato e molto responsabili dall’altro. Se è vero che la polizia e la questura devono fare le multe è altrettanto vero che ce lo potremmo risparmiare. È come avere fatto tutto il campo, essere arrivati sulla linea di porta e buttare la palla fuori. Non ci dobbiamo dimenticare tutti i sacrifici fatti nella fase 1. Se è vero che sono tantissime settimane con 0 o un 1 caso nella nostra città, è altrettanto vero che fino a che non si trova un vaccino il virus è tutt’altro che debellato. O ci mettiamo in testa che queste tipo di situazioni vanno evitate in tutti i modi o saremo costretti ad evitarli noi. 

Si è data una prova di fiducia - conclude il sindaco - da parte di chi doveva autorizzare ed è stata tradita non solo nei confronti delle istituzioni ma anche noi stessi. Le immagini di ieri sera sono poco edificanti per tutti. Io lo capisco, il vento non si può fermare con le mani. Ho compreso i festeggiamenti di lunedì, ma quello che è successo ieri sera è inaccettabile. Diamoci una regolata oppure ne pagheremo tutti le conseguenze in termini di salute e di multe.”


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