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Le ambizioni passano dal tecnico: l'identikit del profilo giusto per la Reggina

Il presidente Gallo e tutta la dirigenza sono alla ricerca del nuovo allenatore. La volontà della piazza è di fare un campionato di vertice per raggiungere la promozione in B nel più breve tempo possibile

La regola estiva che vige sulle trattative è molto semplice: prima l'allenatore, poi il mercato. Una squadra competitiva la si deve costruire solo ed esclusivamente con un tecnico saldamente in panchina e pronto ad indirizzare la dirigenza verso i profili giusti e conformi alla propria idea di gioco. Sistemare la questione panchina diventa, dunque, il primo punto da sviluppare al termine della stagione. La Reggina, come molte altre compagini, è alla ricerca dell'uomo giusto per ripartire.

Se da una parte il tempo è denaro, dall'altra il presidente Gallo deve ponderare a fondo la decisione dell'allenatore. La cavalcata di mister Cevoli, oltre all'interregno di Drago, è culminata con il secondo turno playoff. Le ambizioni sono, però, differenti. L'asticella dovrà essere alzata e il numero uno amaranto vorrà investire con una certa forza per creare una squadra competitiva e pronta al grande salto. Nel difficile e sempre imprevedibile campionato di Serie C, il condottiero della nave deve essere esperto e pronto a superare il mare tempestoso per attraccare nel porto promozione. Di nomi se ne sono fatti nelle ultime settimane, ma la svolta sembra essere dietro l'angolo. Entro metà giugno dovrebbero concludersi tutte le trattative, considerando la seconda parte di mese come il momento giusto per iniziare a costruire la squadra, la quale dovrà essere irrobustita in ogni ruolo per diventare maggiormente competitiva. 

Mimmo Toscano è il mister che più di tutti sembra aver preso quota per la panchina amaranto. Il profilo, a prescindere da quanto siano vicine o meno le parti in causa, è interessante. La piazza di Reggio la conosce, essendo nato in città. Da giocatore ha anche militato tra le fila della Reggina, ma la sfaccettatura della sua carriera che intriga di più è l'esperienza nella promozione in Serie B. Nel 2011 Toscano e la sua Ternana approdavano nella seconda divisione italiana con due giornate d'anticipo. La storia si ripete nel 2015 con il Novara, quando arriva anche il successo in Supercoppa di Lega Pro. Eccolo, dunque, che salta fuori l'identikit giusto per la panchina. Se sarà o meno Toscano lo sapremo solo vivendo, ma è chiaro come alla società di Gallo serva uno che non sia alle prime armi con il salto di categoria.


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