Salute

Chiusura scuola Pythagoras, il consiglio d'istituto vuole impugnare l'ordinanza

Dopo il provvedimento imposto da criticità strutturali del plesso, i rappresentanti della popolazione scolastica chiedono una soluzione immediata per la sede

La scuola media Pythagoras

L'ordinanza del sindaco che ha stabilito la chiusura temporanea del plesso della scuola media Pythagoras di Ravagnese per criticità strutturali sarà impugnata davanti al Tar chiedendo l'accesso agli atti. E' quanto ha deciso il consiglio d'istituto convocato in seduta straordinaria ieri, un giorno dopo il provvedimento comunale, conseguente all'esito di verifiche tecniche antisismiche che hanno accertato i problemi di stabilità dell'edificio. Una delibera dettata da motivi precauzionali di sicurezza, che hanno imposto la sospensione delle lezioni in presenza nel plesso fino a quando non sarà risolta la problematica con un adeguato intervento. Nel frattempo allievi e docenti sono senza sede, in attesa che il Comune individui altri locali per una temporanea ospitalità. Il dirigente scolastico dell'Ic Pythagoras-Nosside Giuseppe Martino ha manifestato il disagio della popolazione scolastica e dei docenti e l'esigenza di trovare una tempestiva soluzione, attraverso una pec inviata agli organi competenti. Ma secondo i componenti del consiglio, questa pausa obbligata non sarà un tempo breve e hanno deciso all'unanimità di intraprendere azioni legali autonome per ottenere la riapertura della scuola. Intenzione espressa chiaramente anche da una delegazione che oggi ha chiesto un incontro con il dirigente del settore a palazzo San Giorgio. "Riteniamo - affermano - che le motivazioni che hanno portato alla chiusura non siano supportate da ragioni valide".

Ovviamente docenti e genitori non hanno nulla da obiettare sulla necessità di interdire la fruizione di un edificio che presenta valori non a norma a seguito dei carotaggi e le verifiche di vulnerabilità sismica condotti dalla società incaricata dal Comune. Si ritiene però inaccettabile l'incertezza su tempi e luoghi di una sistemazione nella quale riprendere l'attività didattica in presenza, essendo chiaro che il risanamento del plesso non sarà immediato. Sembra poi che qualcuno abbia fatto riferimento a un'incoerenza tra la decisione presa per la Pythagoras e altri istituti che potrebbero avere gli stessi problemi ma continuano ad ospitare allievi e personale scolastico. Non è una sorpresa che gli edifici delle scuole comunali (istituti comprensivi) abbiano parecchi anni di vita, e proprio per questo l'amministrazione sta portando avanti un piano di esami di staticità in numerosi plessi, che potrebbero prossimamente rivelare criticità simili. Già è accaduto, prima dell'inizio delle lezioni, nei locali della primaria di Cannavò, dove la carenza di requisiti antisismici ha imposto lo spostamento degli allievi in un piano della media e l'edificio sarà demolito con la prospettiva di realizzarne uno nuovo. Uno scenario che adesso richiede al Comune di provvedere a reperire idonee strutture provvisorie per gli allievi che rischiano di ritrovarsi a tempo non determinato senza una sede e dunque lesi nel loro diritto allo studio.

Nel caso della scuola media Pythagoras la notizia dell'inagibilità del plesso suona come una beffa per un istituto che ha ricevuto tante promesse, di cui la più importante è la sospirata consegna della palestra, in attesa da mesi dell'inagurazione che sembra avverrà entro fine anno. 


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