Politica

La Picierno affonda il colpo sul Pd: "Insegue sardine e De Magistris e perde Irto"

L'europarlamentare tira in ballo l'ex ministro Provenzano e il gruppo dirigente del partito: "Questo modus operandi è figlio di un retaggio centralista, pieno di subalternità"

Pina Picierno

La decisione di Nicola Irto di ritirardi dalla corsa per le prossime elezioni regionali, come ci si poteva aspettare, ha aperto la strada per una "resa dei conti" all'interno del Partito democratico calabrese e nazionale. La prima ad accendere la polemica è Pina Picierno, l'europarlamentare del Pd, che tira in ballo l'ex ministro Provenzano e il gruppo dirigente del partito.

“Provo - scrive in una nota - un senso profondo di scoramento per la decisione di Nicola Irto di rinunciare alla candidatura alla Presidenza della Regione Calabria. Si tratta di una una scelta che era stata assunta all’unanimità dal Partito Democratico calabrese. Tale scelta, però, ha incontrato difficoltà a causa della preoccupazione di alcuni dirigenti, in particolare Giuseppe Provenzano, riguardo la necessità di allargare il campo della coalizione. Purtroppo tutto ciò ha finito per affossare le fondamenta del Partito Democratico in Calabria, a causa della foga di voler rincorrere le Sardine e Luigi De Magistris. Una scelta politica fallimentare che rischia di consegnare la Calabria nuovamente alla destra e di creare una distruzione della comunità democratica calabrese".

“Questo modus operandi - conclude - è figlio di un retaggio centralista, pieno di subalternità, secondo cui il Pd in alcune aree non abbia la forza, la dignità e la legittimità di scegliere il proprio futuro in modo autonomo e debba invece attendere presunti uomini della Provvidenza venuti da Roma, nominati per vincolo di cordata, che non si sono mai confrontati con urne ed elettori. È giunto il tempo di abbandonare ogni retorica e iniziare a confrontarsi con la realtà. La rinuncia di Irto è la drammatica rappresentazione di quanto alcuni dirigenti preferiscono giocare a fare 'la sinistra', ma finendo così per favorire la destra e i populisti".


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