Politica

Isole pedonali al Duomo, Ripepi: "Una mannaia per gli operatori commerciali del centro"

Per evitare il deserto dell'area pedonale, l'operazione "andrebbe accompagnata da attività di intrattenimento e spettacoli, programmati per tempo"

L'isola pedonale del Corso

"Tutto secondo programma. Falcomatà e compagni, che per quattro anni e mezzo non sono riusciti a garantire ai cittadini neanche l’ordinaria amministrazione, in vista delle imminenti elezioni comunali stanno costruendo in tutta fretta ingannevoli specchietti per le allodole per sviare i reggini dalla triste realtà vissuta. Strumenti di distrazione di massa insomma. L’ultima trovata sono le improvvisate quanto mal programmate isole pedonali nel centro della città".  

Lo afferma il consigliere comunale Massimo Ripepi (nella foto). "Il banco di prova di qualunque operazione messa in campo da ogni amministrazione è l’indice di gradimento di cittadini ed esercenti - continua il rappresentante di Fratelli d'Italia - è per questo motivo che le isole pedonali istituite per il periodo estivo nel centro storico sono state accolte come una mannaia sulla già precaria economia reggina. Ma a dirlo non è l’opposizione che potrebbe essere additata, come spesso accade per mancanza di altri argomenti, di preconcetta parzialità". 

Ripepi spiega ancora che è stato "contattato da diversi operatori commerciali di zona piazza Duomo, esasperati dall’ultima trovata dell’amministrazione Falcomatà che, attivando l’area pedonale dalle 20,30 fino alle 00,30 lungo il tratto tra piazza Duomo e via Furnari, ha creato di fatto un “deserto’’ con conseguente danno economico per le attività che tengono in piedi la movida notturna. Si badi bene: l’idea delle aree pedonali non sarebbe di per sé malvagia (se si considerassero solo smog, traffico e sicurezza), ma questa operazione andrebbe accompagnata necessariamente da spettacoli e attività di intrattenimento, programmati per tempo, che attirino visitatori, giovani e turisti". 

"Chiudere il tratto ai mezzi, - afferma Ripepi - in serate in cui non è stato previsto nessun tipo di animazione, ha come unico risultato quello di far migrare gli avventori verso altre zone della città e questo cozza con la ratio della stessa ztl che azzera i benefici per i già pochi e coraggiosi esercizi esistenti. Forse sarebbe pure ora di cominciare ad ascoltare i suggerimenti di coloro che ogni giorno osano tenere alzata la serranda, e far quadrare tutte le valutazioni, anziché sbandierare ‘’l’estate reggina’’ con toni trionfalistici dopo aver abbozzato un paio di idee senza criteri logici- modus operandi di questa amministrazione che “vende fumo” da quasi 5 anni: i reggini non vivono di pubblicità e comunque hanno già capito tutto".


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