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Verso Sud, torna il Festival del Cinema mediterraneo

Anche  quest'anno insieme a  Catonateatro partirà il  Festival del Cinema mediterraneo Verso Sud, giunto all’undicesima edizione. Una stagione particolare, senza Nicola Petrolino ideatore e anima della rassegna per tutti questi anni. La direzione è stata affidata a Luciano Pensabene che di Petrolino ne era il collaboratore. Tutti i film in programmazione avranno sempre tematiche ed ambientazioni che fanno riferimento al Sud Italia, con incursioni nel Sud del mondo come il Libano del bellissimo Cafarnao che chiuderà la rassegna il 30 agosto.

Durante la serata di apertura del 18 luglio verrà reso omaggio a Nicola Petrolino e presentato il nuovo premio, che da questa edizione porterà il suo nome e sarà realizzato dal Maestro orafo Michele Affidato, orgoglio calabrese nel mondo, rinomato per la  realizzazione del premio del Festival di Sanremo. Il Premio Verso Sud Nicola Petrolino sarà assegnato quest’anno al regista Mimmo Calopresti per il bellissimo Aspromonte, la terra degli ultimi che vedremo il 16 agosto alla presenza dell’artista originario di Polistena che tanto ha dato al cinema italiano di questi anni.

Si partirà il 18 luglio con Bangla, David di Donatello all’opera prima per il regista Phaim Bhuiyan, un racconto sugli italiani di seconda generazione, in questo caso bengalesi, con i toni della commedia romantica e un occhio alla questione dell’integrazione fra culture diverse. Stessa linea in Arberìa di Francesca Oliveri con l’attrice Caterina Misasi, una produzione tutta calabrese (Open Fields Productions) ambientata tra le realtà albanesi ai piedi del Parco Nazionale del Pollino, un film che parla di forti legami familiari, di ritorni e dell’eredità culturale di questa minoranza che vive in alcuni piccoli borghi della Calabria e della Basilicata. L’importanza di questo film è legata soprattutto al fatto di essere forse il primo film che parla della comunità arbëresh in Italia.

Si ammireranno scenari meravigliosi di Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e  si potranno seguire storie di forti legami, familiari e non (Lucania, terra sangue e magia, Sole, 18 regali con Edoardo Leo e una intensa Vittoria Puccini); delinquenti dal cuore tenero (Il Grande Spirito di e con Sergio Rubini, con un grande Rocco Papaleo, Il ladro di giorni con Riccardo Scamarcio, ma anche Il Sindaco del rione sanità che Mario Martone ha preso da Eduardo e trasposto ai giorni nostri con un grande cast). La memoria e il ricordo come tratto identitario di una comunità (i già citati Aspromonte e Arberia, o Il Bene mio…), il più volte premiato Martin Eden di Pietro Marcello con Luca Marinelli (Coppa Volpi a Venezia) e commedie sorprendenti come il sardo L’uomo che comprò la Luna.


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