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“Il Teatro in Tutti i Sensi”, prosegue con Cento anni di Pasolini

Elena Bucci dal Teatro in Tutti i Sensi

Prosegue la rassegna “Il Teatro in Tutti i Sensi”, la nuova stagione teatrale presentata da Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, con il sostegno del Comune di Polistena che ha come palcoscenico l’Auditorium Comunale del centro della piana reggina.

Venerdì 11 novembre alle ore 21 in scena “Cento anni di Pasolini”, un viaggio nella biografia e nelle opere di Pier Paolo Pasolini, produzione Le belle bandiere, elaborazione drammaturgica e interpretazione Elena Bucci e musiche originali dal vivo con la  fisarmonica di Simone Zanchini.

Pier Paolo Pasolini ci ha regalato pagine preziose di poesia, letteratura, teatro, immagini di film che restano nella memoria. Ci ha lasciato anche tutte le sue domande, appassionate, vibranti, vere, profonde e l’invito a non adattarsi mai al conformismo, al pregiudizio, agli schemi della paura. È un maestro del dubbio, cosa quanto mai necessaria, specialmente in un tempo nel quale molti pensano di possedere la verità, umiliando e violando spesso la libertà di pensiero e di vita altrui. Per ritrovare tutto questo e chissà cosa altro ancora siamo partiti per questo viaggio in musica dentro le opere e la vita di Pier Paolo Pasolini, anche attraverso lo sguardo di chi lo conobbe e lo amò.

Non si finisce mai di conoscere Pier Paolo Pasolini. Ad ogni rilettura, ad ogni ascolto e visione emergono sfumature che appaiono nuove, come accade quando si rileggono i grandi libri, quando si ascoltano le grandi musiche. Al compimento dei cento anni dalla sua apparizione nel mondo, si rivela ancora una volta maestro di rigore e libertà. Con rigore afferra, studia, scandaglia, conosce, approfondisce, domanda, ricerca dentro la storia, nelle geografie di campagna e di città, dentro le persone, si impadronisce dei codici delle discipline che lo incuriosiscono e che vuole praticare.

Con estrema libertà mescola le arti, alto e basso, “carne e cielo”. Il suo talento impetuoso spazia dal cinema al teatro, dalla poesia alla prosa, dai saggi agli articoli fino a trasparire anche attraverso interviste ed epistolari. Cavalca ragione e sentimento, onestà intellettuale e azzardo coraggioso e apre a tal punto lo sguardo sul passato e sul presente da innescare profetiche visioni che sono ora realtà.

Applica lo stesso rigore e la stessa libertà alla musica, che ama: scrive testi per canzoni, divora e studia la musica classica, ricerca intorno a quella popolare, riversa questa ricchezza vasta e poliedrica nel cinema, in teatro, rompendo gli steccati, gli stereotipi, spesso scandalizzando un uditorio colto, ma irrigidito dalle abitudini e dai pregiudizi.

Vorrebbe essere tutto. Nello spettacolo viene immaginato, attraverso le parole dell’amica Laura Betti, in una villa del Circeo a strapiombo sul mare mentre ascolta gli amati Mozart e Bach mescolandovi il “ronzio della sua alacre e serena operosità: una Olivetti da corsa carrozzata Ferrari per tenere il ritmo delle mille idee che scendono a rivoli per i boschi, per i burroni, oppure davanti ad un mare libero…”

Sul palco Elena Bucci e Simone Zanchini intrecciano la voce, il canto e i testi ad una musica multiforme e cangiante che sa accostare passato e presente, commedia e tragedia, musica colta e popolare, evocando una straordinaria stagione della cultura e dell’arte italiana. Tutto è in onore di Pier Paolo Pasolini, poeta di grande saggezza e infantile stupore, sempre ragazzo, sempre ribelle, sempre qui.


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