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Musica barocca al museo Rohlfs con Lorenzo Colitto e Lisa Ferguson

Battute finali per  la rassegna culturale promossa nell'ambito del progetto Ela ela mu kondà, rassegna che ha accompagnato questa lunga estate bovese alla scoperta dei tanti viaggiatori che hanno percorso la Calabria Greca fin dal Settecento. A chiudere la rassegna sarà il gruppo Archipelago, con il concerto di musica barocca “Tè per due”, previsto sabato 10 settembre alle ore 18  presso il Giardino delle Parole del Museo della Lingua greco-calabro “G. Rohlfs” a Bova.

Lorenzo Colitto e Lisa Ferguson, eseguiranno brani di Telemann, Corrette, Cambini, Leclair, Guignon e Boccherini. Le voci di due violini ripercorreranno aspetti della musica barocca che animò la stagione culturale del Sei e Settecento, quando nell’Europa del Nord prese avviò la moda del Grand Tour che portò alla scoperta del patrimonio culturale greco calabro. L’espressione “Grand Tour” venne infatti usata per la prima volta da Richard Lassels nel suo "Voyage of Italy" pubblicato nel 1670. Tra le mete preferite degli aristocratici di mezza Europa, non solo Roma, Firenze, Bologna, Venezia, ma anche la Campania, la Puglia, la Sicilia e la Calabria. L’interesse per la conoscenza del Sud d’Italia si era diffuso a seguito dell’uscita dell’opera in tre volumi di Giovan Battista Pacichelli dal titolo “Il Regno di Napoli in Prospettiva”, opera in cui confluì anche una veduta del borgo di Bova, la prima che si conosca, e di cui il Museo Rohlfs ne espone un esemplare. Tuttavia a suscitare grande attenzione fra il pubblico aristocratico nord europea furono i ritrovamenti archeologici di Ercolano (1738), Pompei (1748), scoperte che i Borboni iniziarono a promuovere per dare visibilità e lustro al Regno di Napoli.

Il concerto di Lorenzo Colitto e Lisa Ferguson si pone al termine di un programma di eventi che, attraverso attività laboratoriali, spettacoli teatrali, visite guidate, trekking urbani, mostre tematiche e degustazioni, ha voluto ripercorrere, a ritroso nella storia, le vicissitudini dei tanti viaggiatori giunti in Aspromonte. La rassegna culturale, promossa dal Comune di Bova e finanziata dal Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali della Regione Calabria – Sostegno di attività di animazione nei beni culturali – annualità 2020 – Fondi Pac 2007-2013 – “interventi per la promozione e la produzione culturale”, ha difatti posto l’attenzione sul valore della riscoperta dei luoghi identitari, del passato, della memoria. Oltre cinquanta eventi, organizzati in collaborazione dell’associazione di promozione sociale Ismia, hanno offerto interessanti spunti per conoscere la Calabria Greca attraverso lo sguardo dei tanti viaggiatori giunti da Nord Europa. Molti di questi intellettuali non si muovevano solo visitare gli importanti siti archeologici delle antichità classiche. Particolare attenzione era rivolta anche allo studio della natura e ai paesaggi antropici meno noti, inediti, ancora sconosciuti al grande pubblico…Fu proprio quest’ultima motivazione a spingere molti viaggiatori nell’Aspromonte meridionale, terre lontane dal mondo, ieri come oggi ricche di un patrimonio culturale carico di rimandi alla Magna Grecia, arcaico, stracolmo di suggestioni, pieno di rovine ma anche di grande umanità…Con il concerto, conclude Pasquale Faenza, direttore del Museo della Lingua Greco Calabra G. Rohlfs e curatore del progetto Ela Ela mu kondà, vogliamo regalare ancora nuove suggestioni sia sull’interessante fenomeno del Gran Tour, sia su uno dei periodi storici più felici della sede vescovile di Bova, a quel tempo animata da una importate crescita economica che porterà, nel corso del Settecento, alla riqualificazione dell’intero tessuto architettonico.


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