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Le Muse ospitano il “Festival teatrale Miti Contemporanei” con Teresa Timpano

Dopo l’apertura in grande stile domenica scorsa, partono a pieno ritmo gli appuntamenti de “Le Muse”. Nell’ambito del “Ventennale” la Sala D’Arte apre le sue porte alla nuova programmazione 2019/2020 con il secondo appuntamento per il pubblico reggino  in programma domenica 3 novembre alle ore 18. “Le Muse” ospiteranno  il “Festival teatrale Miti Contemporanei” – Progetto Altri Luoghi Festival ideato e gestito da Compagnia teatrale Scena Nuda diretta da Teresa Timpano.

Torna Miti Contemporanei, il festival capitanato da Teresa Timpano

“Un appuntamento - dichiara il presidente Giuseppe Livoti- voluto in sinergia con il festival e noi non potevamo non ospitare le voci del teatro reggine, le eccellenze, poiché siamo sempre più convinti che anche la cultura della scena ed i suoi diversi linguaggi vadano promossi e conosciuti anche all’interno delle diverse realtà culturali della città. Una itineranza della manifestazione che ha trovato anche la nostra adesione, ospitando così una seria professionista reggina quale Teresa Timpano”.

La nota attrice tra l’altro è curatrice all’interno delle Muse del “Laboratorio di lettura interpretativa”, una vera e propria novità inserita da due anni e che ha visto già i soci Muse lasciarsi guidare dalle grandi capacità della professionista in un progetto di lettura di un testo attraverso suoni e impostazione della voce in un processo di trasfigurazione del reale. In questo nuovo anno sociale il corso sarà tenuto in una settimana intensiva nel mese di febbraio 2020.

Il testo che verrà messo in scena, domenica prossima, invece, nell’ambito del “Festival teatrale Miti Contemporanei”- Progetto Altri Luoghi Festival è “Misura per Misura” performance tratta dall’ opera di W. Shakespeare con adattamento drammaturgico e  regia di Filippo Gessi con gli attori Myriam Chilà e Lorenzo Pratico’. L’introduzione sarà a cura di Massimo Pirrello – avvocato e studioso. “Misura per misura” (Measure for Measure) è una commedia  scritta nel 1603, opera catalogata anche come "problem play" in quanto ha in sé sia elementi di commedia che di tragedia.
 


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