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"Memoria di una strage", lancio del teaser e crowdfunding per la produzione del film

 “Memoria di una strage”, questo è il titolo del film in memoria della strage di Rizziconi avvenuta il 6 settembre 1943. Il lancio del teaser della pellicola firmata da Federica Pontari è fissato venerdì 29 luglio alle ore 18,30 al Cine Teatro Metropolitano.

Obiettivo del film  è ricordare un avvenimento spesso dimenticato, della storia della nostra regione, che durante la seconda guerra mondiale, con lo sbarco degli alleati angloamericani, fu protagonista dell’inizio della Liberazione: conflitti e bombardamenti provocarono la ritirata delle truppe naziste, ma causarono anche la morte di molti civili.

Il film, adattamento del libro “Lo sbarco del Continente: il bombardamento tedesco del 6 settembre 1943” dello storiografo Antonio Catananti Teramo, è la storia di una strage, quella avvenuta il 6 settembre 1943, nel paese di Rizziconi, dove un cannoneggiamento tedesco ha causato la morte di 17 cittadini. Il cannoneggiamento su Rizziconi è stato provocato da una bandiera bianca: innalzata dagli abitanti per far cessare il fuoco degli alleati,
interpretata dai nazisti, in ritirata, come un segno di tradimento.

I tedeschi, che conoscevano il paese, sapevano dove indirizzare il fuoco: le granate finirono sulle strade principali, dove potevano mietere più vittime, e le schegge delle esplosioni hanno raggiunto anche i rifugi. Partendo da un’intervista dello scrittore e di un sopravvissuto, il film entra all’interno della vita quotidiana degli abitanti di Rizziconi, ricostruendo la realtà del paese calabrese e puntando alla valorizzazione del territorio, e alla rappresentazione degli usi e i
costumi.

Rizziconi ha subìto le conseguenze devastanti del cannoneggiamento nazista che ha lasciato una traccia indelebile nei luoghi e nella memoria di chi li ha attraversati, come il sopravvissuto, i cui ricordi rievocati da flashback, sono una rappresentazione del legame con quel territorio e i suoi abitanti. In questo contesto s’inscrive l’azione sacrificale del sacerdote Francesco Riso, che ha schivato le schegge e ha sfidato i nazisti, per soccorrere i feriti e raccogliere i corpi: espressioni di un mondo che avrebbe voluto salvare, e a cui rimase legato fino alla morte;, di Melina Sganga, di 14 anni, trasferitasi a Rizziconi per sfuggire alla guerra e qui colpita al cuore dalle schegge, soccorsa da Don Riso e morta tra le sue braccia; del medico Vincenzo Gioffrè, e dell’infermiera Luisa Anastasi, che hanno rischiato la propria vita rimanendo a Rizziconi, sotto il cannoneggiamento, per salvarne gli abitanti e salvaguardare le salme. Un evento che ha significato per i superstiti la perdita di un mondo a cui e che gli apparteneva.

L’avvenimento esterno del cannoneggiamento ha avuto per i testimoni una risonanza interiore: come la morte della ragazza, che rimase impressa nei ricordi di don Riso per tutta la vita, e la visione di Elisabetta Pappatico, di 73 anni, sospesa nel delirio tra la vita e la morte, a causa di una ferita alla testa, il cui ricordo l’ha sempre tormentato, perché non ha potuto fare niente per aiutarla. La terra tremava e così anche la gente, che avvertiva un silenzio, un vuoto tra le viscere e il cuore. Il bombardamento nazista continuò tutta la notte fino al giorno dopo, quando gli alleati accelerarono il disfacimento delle batterie tedesche, Fiaccando la resistenza germanica. La mattina del 7 settembre furonoseppelliti i corpi. Ma l’eco del ricordo delle vittime continuò a riecheggiare nella mente e nel cuore dei superstiti, e tuttora degli abitanti di Rizziconi.

 Lo scopo del film è commemorare le vittime della strage e sensibilizzare le future generazioni, affinché avvenimenti come questo non si verifichino più, portando alla luce gli esempi di Don Riso, Gioffè, e Luisa, che si sono distinti per il loro coraggio e per le loro qualità umane. I personaggi del film dimostrano che i legami umani permangono attraverso il ricordo. Gli stessi valori e gli stessi legami, di cui abbiamo bisogno tuttora all’epoca della pandemia.

Per potere realizzare quest’opera storica, è necessario attingere finanziamenti pubblici e privati con relative sponsorizzazioni. Pertanto l'Associazione Rhegion rivolge un particolare appello alle istituzioni, regione Città Metropolitana di Reggio Calabria e Comune di Rizziconi per avere un finanziamento. Stesso appello lo fa alle associazioni come l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, sia a livello nazionale che a livello periferico, dal momento che questa associazione pratica come una delle principali attività, quella di mantenere viva la memoria. "Oltre all’Associazione dei partigiani e all’Associazione Culturale “Novecento” di Rizziconi, è nostra intenzione coinvolgere, per la sponsorizzazione altre associazioni e organizzazioni sindacali quali l’Arci le Acli e Cgil. Dal business planning effettuato dall’Associazione Rhegion risulta un costo pari a  400.000,00 euro (quattrocentomila/00)", scrive l'organizzazione. L’Associazione sta curando un Crowdfunding su piattaforma nazionale per coinvolgere privati e associazioni a contribuire al finanziamento del film. La stessa si rivolgerà inoltre a fondazioni, banche,società e imprese, perché contribuiscano a far si che si possa realizzare un progetto così importante.


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