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Dai giochi olimpici alla corsa con le mule: omaggio al grande Anassila

 Sarà Anassila, signore di Reggio e Messina nonché vincitore, nel lontano 480 a.C., dei giochi olimpici in una specialità particolare (la corsa con le mule) forse creata appositamente per lui, il protagonista  dell'incontro  fissato martedì 27 luglio alle ore 18 alla villetta “Pietro De Nava” .

In programma una conversazione  con la professoressa  Elena Santagati, dell’Università di Messina, docente di Storia greca e studiosa della grecità di Sicilia e Calabria, che si inserisce nell'ambito degli incontri promossi dall’Associazione Culturale Anassilaos sul tema “Dalla Grecia a Roma, da Ῥήγιoν a Rhegium” per l’Estate Reggina 2021 patrocinati dal Comune di Reggio Calabria e dalla Biblioteca De Nava.

Tale appuntamento  acquista un particolare significato alla luce dei giochi olimpici di Tokio inaugurati, pur tra polemiche, qualche giorno fa nella capitale giapponese e giunti alla loro XXXII edizione da quando, nel 1896, Pierre de Coubertin reinventò le Olimpiadi moderne svoltesi ad Atene. Tali Olimpiadi incrociarono le tragedie del Novecento (non vennero disputate nel 1916, nel 1940 e nel 1944 a causa delle due Guerre Mondiali) e furono di volta in volta utilizzate dai regimi totalitari (vedi nel 1936 quelle di Berlino) quale poderoso strumento di propaganda politica. Invero anche le Olimpiadi antiche rispondevano a tale stringente logica propagandistica e i signori delle poleis approfittavano delle vittorie conseguite sia sul piano interno che su quello dei rapporti tra le città-stato (potremmo dire in politica estera) per accrescere il proprio prestigio. Anassila non sfuggì a tale logica e si sforzò di propagandare con ogni mezzo a disposizione la sua vittoria anche se una tale insistenza (la coniazione del tetradramma in ricordo della vittoria, l’aver richiesto al poeta Simonide la composizione di uno speciale carme celebrativo e i sontuosi banchetti offerti ad Olimpia) fu tra i contemporanei oggetto di qualche ironia.

Il fatto era che il prestigio conseguito ad Olimpia era utile al dinasta reggino per la sua politica interna e soprattutto estera nella complessa situazione politico-strategica sia della Magna Grecia, dove Locri con il sostegno di Siracusa si opponeva strenuamente alle mire del signore di Reggio, che della Sicilia. Il Regno dello Stretto fondato da Anassila, comprendente sia Reggio che la vicina Zancle (Messene), aveva bisogno infatti di una rete di alleanze soprattutto per fronteggiare la potenza di Siracusa che costrinse Anassila ad allearsi persino con i Cartaginesi. L’anno della sua vittoria olimpica (il 480 a.C.) è d’altra parte l’anno delle Termopili e di Salamina ( in questa battaglia navale i Greci fiaccarono la potenza persiana) e della battaglia di Imera nella quale Gelone sconfisse i Cartaginesi, alleati del dinasta reggino. Non è da escludere che la vittoria ad Olimpia aiutasse Anassila a meglio affrontare, con il prestigio acquisito, le conseguenze politiche di tale sconfitta militare che potevano risultare catastrofiche per lui e per il suo regno. Agli amici presenti alla manifestazione sarà data in dono la cartolina realizzata dal Circolo Filatelico di Anassilaos su disegno dell’artista russo Sergej Tikhonov.


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