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Fondazione Falcomatà, si riparte con la presentazione di "Salutiamo amico"

La copertina del libro e Gianfrancesco Turano

La  Fondazione Italo Falcomatà riparte nel nome della cultura.  Appuntamento venerdi 3 luglio alle 19, al Circolo del Bridge, con la  presentazione di "Salutiamo amico", ultima fatica letteraria del giornalista e scrittore reggino Gianfrancesco Turano. Evento che farà da apripista a tutte le iniziative estive che saranno organizzate dalla Fondazione guidata dalla presidente professoressa Rosa Neto Falcomatà. 

All'incontro moderato dalla giornalista Mario Meliadò, saranno presenti insieme all'autore, i giornalisti Tommaso Labate e Pietro Raschillà e il magistrato Vincenzo Macrì. 

Un parterre di illustri studiosi ed analisti, tutti reggini doc, per raccontare, attraverso il narrato di Turano, gli anni della rivolta di Reggio, nei primi anni '70, uno dei segmenti più significativi (e controversi) della storia reggina, per certi aspetti assimilabile ad una sorta di guerra civile che, nel corso dei mesi, provocò morti, feriti, distruzioni, separazioni e scontri continui tra fazioni, zone completamente isolate e duri interventi delle forze dell'ordine.

Una storia raccontata attraverso gli occhi di due ragazzini, all'epoca dei fatti appena tredicenni, la cui amicizia è messa in pericolo dalla separazione forzosa causata dalle barricate e dall'impossibilità di uscire di casa. Proprio dalle loro lettere, scambiate reciprocamente attraverso le mani dei genitori, si dipana la trama narrativa di Turano che, una volta per tutte, accende i riflettori sulle tante ombre che, cinquant'anni dopo, ancora caratterizzarono la storia dei fatti di Reggio: la cronaca rovente dei lunghi mesi delle barricate, la trattativa con il Governo e l'arrivo dell'esercito, il ruolo della 'ndrangheta, l'eversione nera, la massoneria, gli apparati deviati dello Stato. Fili sottili, spesso invisibili, che si intrecciano, inseguendo la storia personale dei due piccoli protagonisti e riaprendo il dibattito su un pezzo di storia reggina ed italiana sul quale non sono ancora state scritte pagine definitive. 

Cinquant'anni dopo i tragici eventi che funestarono le strade di Reggio Calabria, la Fondazione Italo Falcomatà, attraverso la presentazione del libro di Turano, torna ad occuparsi di una delle pagine più oscure e complesse del novecento reggino. Le speranze tradite, lo sviluppo interrotto di una città che, cinque decenni dopo, non ha ancora smesso di interrogarsi su uno dei periodi più bui e controversi della sua storia. Un modo per comprendere e attualizzare le ragioni che alimentarono le radici più profonde della rivolta per il Capoluogo, un'occasione importante per provare a dare delle risposte, attraverso la voce degli autorevoli analisti ospiti della serata, ai tanti interrogativi che ancora si celano dietro i fatti di Reggio.


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