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Festival Suoni in Aspromonte, giornata studio per conoscere l'immenso patrimonio immateriale

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A conclusione della prima edizione del festival Suoni in Aspromonte - Unesco Global Geoparks 2021 che in estate ha visto tornare protagonisti negli anfiteatri naturali dell’Aspromonte gli strumenti della tradizione come zampogne, doppi flauti, lira calabrese, Lyriks presenterà il 18 dicembre nel  Palazzo delle Culture di Bova una giornata di studio con l’obiettivo di offrire un’ulteriore occasione di conoscenza e divulgazione del patrimonio immateriale e paesaggistico dell’Aspromonte.

L’iniziativa ha ricevuto il Patrocinio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Consiglio Regionale della Calabria e della Sapienza Università di Roma. La giornata di studi sarà  aperta dal presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano con i saluti di benvenuto di Santo Casile Sindaco di Bova, comune che ospita l’iniziativa.

Il seminario è introdotto dai ricercatori esperti, già consulenti scientifici del “progetto Suoni in Aspromonte”, prof. Antonello Ricci, (professore ordinario e presidente del corso di laurea magistrale in Discipline EtnoAntropologiche, Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arte, Spettacolo - Saras "Sapienza" Università di Roma) e dalla dott.ssa Roberta Tucci (antropologa ed etnomusicologa, già responsabile del Servizio per i beni etno-antropologici dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione-MiBAC). Coordinerà  gli interventi Nino Cannatà, regista, scenografo, curatore del Progetto.

La giornata si svolgerà dalle 10 fino alle 19  con diretta streaming. L’iniziativa punta, dopo il successo della prima edizione del festival, a coinvolgere ancora una volta i “protagonisti del territorio” (musicisti, professionisti, esperti, artigiani, pastori e interlocutori vari) per creare una straordinaria occasione di promozione delle bellezze dell’Aspromonte coniugando la valorizzazione del patrimonio culturale, musicale, paesaggistico, identitario, enogastronomico all’ospitalità e alle tematiche legate al rispetto dell’ambiente (Agenda2030) e alla tutela del territorio.

Oltre al racconto delle variegate esperienze agro-silvo-pastorali-artigianali di interlocutori provenienti da tutto l’Aspromonte, liutai e artigiani espongono strumenti musicali e oggetti della tradizione con un focus sull’arte incomparabile di questa particolare attività artigianale a rischio di estinzione.

I suonatori delle diverse “vallate” si esibiscono esprimendo un mondo sonoro particolarmente ricco e suggestivo, dove la musica tradizionale si intreccia alla pratica di antichi saperi, ai gesti quotidiani legati ai mestieri tipici dei pastori, dei contadini, dei pescatori, ai riti e alle feste religiose. Il seminario vede inoltre l’esposizione di foto e la proiezione di filmati tratti dalla ricerca sul campo per la realizzazione del film-documentario Suoni in Aspromonte, (in fase di post-produzione) condotta dal regista Nino Cannatà e dal musicista polistrumentista Mimmo Morello. Il festival da cui scaturisce il seminario di studio conclusivo, è nato nell’anno dell’importante riconoscimento in cui il Parco Nazionale dell’Aspromonte è entrato a far parte della Rete Mondiale dell’UNESCO Global Geoparks.

“Con la sinergia tra realtà associative e ricettive del territorio, nell’ottica di concreto sostegno all’economia locale, il seminario di sabato ed il Festival Suoni in Aspromonte, rappresentano un’occasione straordinaria di valorizzazione delle nostre più rare bellezze ed eccellenze naturalistiche, geologiche, culturali e identitarie” ha dichiarato il presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano.

L’iniziativa a cura di Lyriks  con la direzione artistica di Nino Cannatà e Mimmo Morello, vede la collaborazione di: Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale Aspromonte, Pro Loco K di Careri, Associazione Chamaròpa, Associazione I Viaggi di Zefiro, Associazione Magna Grecia – Pieve Emanuele/Gerace, Associazione Save Your Globe, Progetti Digitali multimedia.


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