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“A mio padre”, a Bova evento in memoria di Jonas Jaskierowicz

“A mio padre”. In memoria di un sopravvissuto. Questo è il titolo dell'incontro che si svolgerà  giovedì  7 ottobre  alle ore 18,30 per commemorare Jonas Jaskierowicz, ebreo polacco, la cui vita è stata profondamente segnata da uno dei drammi più cruenti dell’umanità.. Ad organizzarlo il Museo della Lingua Greco- Calabra "G. Rohlfs" di Bova (RC) e dall’Associazione Accademia Voce, Ebraismo, Kabala di Reggio Calabria.

Nato a Sosnovice il 5 ottobre 1921, Jonas era stato internato per cinque anni nel campo di concentramento di Auschwitz e, in seguito, di Bergen Belsen, prima di essere tratto in salvo dagli Alleati il 9 maggio del 1945. Scomparso nel maggio 1988, Jonas Jaskierowicz è riuscito a ritrovare la speranza nella sua famiglia, creata dopo essersi lasciato alle spalle il dramma dei campi di concentramento nazisti. La sua memoria, come quella di troppi ebrei, rimane viva anche grazie all’impegno della figlia Miriam Jaskierowicz Arman, oggi Presidente della Associazione Accademia Voce, Ebraismo, Kabala Reggio Calabria, nonché Ambasciatrice di Pace presso l’Universal Peace Federation.

È stata proprio Miriam Jaskierowicz Arman a donare al comune di Bova, il libro di preghiere del padre, Jonas, da esporre alla Giudecca di Bova, sez. urbana del Museo della Lingua Greco- Calabra "G. Rohlfs" di Bova. Un libro di preghiere preziosissimo, consegnato nelle mani del sindaco di Bova, Santo Casile, in occasione della premiazione del Primo Concorso Nazionale dedicato alla Shoah “Ricordare per non dimenticare”, svoltosi lo scorso 25 Luglio, in presenza del Rabbino della Comunità Ebraica di Napoli, Rav Ing. Ariel Finzi e dell’ex Presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì. Miriam Jaskierowicz Arman, pedagoga vocale di origine israeliana ha scelto di vivere in Calabria per portare avanti il suo impegno di ambasciatrice di pace e di testimone indiretto del dramma della Shoah. Da qui l’idea di organizzare un concorso di poesia nazionale per ricordare le vittime di uno dei capitoli più bui della storia dell’umanità, ma anche di portare avanti iniziative culturali dedicati al mondo ebraico, alla sua spiritualità e alla Diaspora che ha disperso il popolo di Abramo in tutto il mondo, Calabria compresa. Molte sono infatti le testimonianze che raccontano le vicissitudini delle comunità ebraiche nel Sud Italia e nella nostra Regione.

La giudecca di Bova è una di queste, musealizzata nel 2016, proprio per dare voce allo straordinario patrimonio culturale calabrese, ma anche per creare occasioni di scambio e confronto sui temi del dialogo interreligioso, sull’intolleranza razziale, sull’impegno che ogni ognuno di noi deve assumersi custodendo la “memoria”. L’incontro online, fruibile attraverso il sito www.territoriumitalia.com e moderato da Pasquale Faenza direttore del Museo della Lingua Greco- Calabra "G. Rohlfs", Pasquale Faenza, avrà come ospiti la dottoressa Maria Gabriella Mieli, responsabile relazioni estere e internazionali dell’Universal Peace Federation -Italia, il consigliere metropolitano, Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura, Beni Culturali, Spettacoli e Pari Opportunità, la responsabile del segretariato attività ecumeniche di Reggio Calabria, Gigliola Pedulla, Carmen Manti, presidente dell'Associazione Culturale e Interculturale "Dialogo Interreligioso God is One", Miriam Jaskierowicz Arman, presidente dell’Associazione Accademia Voce, Ebraismo, Kabala Reggio Calabria, ambasciatrice di Pace presso l’Universal Peace Federation-Italia. All’incontro sarà presente anche Rocco Gangemi, capo delegazione Fai di Reggio Calabria, il quale ha fortemente voluto includere la Giudecca di Bova, tra i beni fruibili in occasione delle Giornate Fai  d’Autunno che quest’anno si svolgeranno il prossimo 16 e 17 ottobre.


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