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“Il corpo scenico. Identità e presenza” torna la residenza di teatro a Bova

La Giudecca di Bova, sezione urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra G. Rohlfs, dal 9 al 13 settembre ospiterà  la residenza di teatro “Il corpo scenico. Identità e presenza” ideata e diretta dal Teatro Proskenion.

Una terza edione questa ricca  di eventi collaterali, occasioni uniche per vivere il teatro in un tutt’uno con uno degli angoli più misteriosi dell’antica città di Bova, tra i borghi più belli d’Italia. Al centro delle cinque giornate, incontri, laboratori e workshop curati dal Teatro Proskenion e guidati da Nino Racco, Nando Brusco, Giovanni Battista Gangemi, Mariangela Berazzi Giulio Votta e Vincenzo Mercurio. Ed ancora seminari che si svolgeranno presso la sala lettura della biblioteca Franco Mosino del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerard Rohlfs”, custode di storie e memorie della cultura dei Greci di Calabria. Focus del laboratorio sarà l’attore/danzatore che, con il suo corpo, è chiamato a fabbricare le parole e a metterle in risonanza con l’ambiente che lo circonda. Un approfondimento sull’uso dei gesti che possono penetrare, abbellire oppure sottolineare, sia acusticamente sia “visivamente”, uno spazio teatrale, dove tutto è finto ma niente è falso. La sera invece tra gli spazi urbani dell’antica Giudecca di Bova, alle spalle del settecentesco Palazzo Mesiani, a pochi passi dalla Concattedrale dell’Isodia, la compagnia di casa terrà i suoi spettacoli: giorno 9 “La Guerra di Prima” di e con Nino Racco e Vincenzo Mercurio. Giorno 10 “I quadri di Pongo” di e con Giulio Votta. Giorno 11 “Principio” con Mariangela Berazzi e Regia di Vincenzo Mercurio. Giorno 12 “Lunga notte di Medea” laboratorio/studio di teatrodanza ispirato al testo di C. Alvaro a cura di Giovanni Battista Gangemi.

Con il Teatro Proskenion, il Museo della Lingua Greco-Calabra G. Rohlfs, continua a favorire la diffusione delle esperienze sull'utilizzo del teatro come strumento di valorizzazione delle identità e dei patrimoni cultuali, offrendo sempre nuove occasioni di riflessione anche attorno al ruolo del museo come istituzione educativa, e delle compagnie teatrali, le quali, grazie alle loro capacità di tessere rapporti emotivi, diventano uno strumento efficace di valorizzazione dei beni culturali. Ne è la prova quanto fatto durante l’estate 2020 dal Teatro Prosckenion, nell’ambito del progetto dal “Dal contenitore museale al museo en plein air”, (cofinanziato dalla Regione Calabria - Dip . Cultura - Azione 2 – Rafforzamento del sistema museale Annualità 2019 - Fondi PAC Calabria 2014/2020 Asse 6 Azione 6.7.1, promosso dal comune di Bova), mettendo in scena i più significativi momenti della storia della Chora, il capoluogo dei Greci di Calabria, coinvolgendo pubblici diversi e sperimentando modalità di comunicazione nuove ed originali.


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