Zona rossa, Klaus Davi non le manda a dire: "Chiusura Calabria è una carognata"
Il massmediologo critica le scelte del Governo Conte sull'emergenza Covid e sul commissariamento della sanità e sfida i politici ad "occupare pacificamente il Parlamento"
“La chiusura della Calabria è una carognata”. Klaus Davi non usa mezzi termini per commentare la scelta del Governo Conte. “Se poi si somma alla proroga del commissariamento della sanità regionale - dice ancora - diventa un doppio colpo basso. Intendiamoci: sono favorevole ai provvedimenti di Conte e non c’era alternativa come nel caso della Lombardia (regione in cui vivo e travolta dal virus) e del Piemonte".
Per il massmediologo: “Colpendo la Calabria, al momento con un tasso di contagi infinitamente inferiore rispetto alla Campania, con un doppio affondo - il Lockdown e commissariamento della Sanità – la si condanna alla definitiva morte economica. Lo Stato in Calabria ha fatto e fa molti disastri e da anni. Spedisce gente non all’altezza per affrontare le emergenza poi incolpa i calabresi, attraverso ambigue interviste di esponenti - o ex - dell’esecutivo, di mafiosità”.
“Ma mi domando - conclude - dove sono i consiglieri regionali, i sindaci, i deputati e i senatori? Perché non vanno a Roma? Perché non occupano pacificamente il Parlamento? A cosa serve che restino a Catanzaro?”.