Cronaca

Lido comunale e il "Muro della vergogna": l'indignazione dei reggini corre sui social

Un utente sulla pagina Facebook dello stabilimento denuncia la presenza di un muro posizionato davanti le cabine per: "Nascondere la bruttezza, la sporcizia, il degrado"

Il muro della vergogna (foto facebook)

Sembrano non finire mai le "avventure", se così possiamo definirle, che hanno come protagonista il nostro mare e il nostro Lido Comunale Genoese Zerbi.

Dopo l’ennesima battuta d’arresto sull’annunciata e poi smentita apertura dello stabilimento balneare, le polemiche sui ritardi dei lavori, la mancata segnalazione, parliamo di bandiere o cartellonistica con apposito divieto di balneazione e lungo tutto il litorale, oggi, arriva l’ennesimo colpo gobbo.

Da ieri ha fatto la sua comparsa “Il muro della vergona”, o almeno è così che un utente lo definisce sulla pagina Facebook dedicata a Lido reggino.

Il post, corredato da foto, molto più eloquenti delle parole, dice: “Un muro per nascondere. La bruttezza, la sporcizia, il degrado. I tetti che cadono, i muri screpolati e imbrattati di murales, le porte delle cabine sfondate e i cattivi odori. Insomma, come chi facendo le pulizie in casa preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto... Un muro per dividere. Berlino Est e Berlino Ovest. Ebrei e Palestinesi. Un muro che sorge a pochi passi da alcuni dei locali più conosciuti della vita notturna reggina... Come a coccolarli, preservarli, tenerli lontano dalle indecenze, salvare le apparenze. In pochi giorni è stata innalzata questa barriera, probabilmente poco utile in vista dei tanto millantati e promessi lavori di ristrutturazione e che anzi lascia immaginare come questi non siano altro che l'ennesima utopia sbattuta in faccia a un Lido Comunale, nonchè ad un città, ormai allo sbando”.

All’indomani della mancata apertura del Lido comunale, l’unico componente dell’amministrazione che ci ha cortesemente informati del ritardo dei lavori, - parliamo del presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino, che ricordiamo non ha alcuna delega o incarico politico, in quanto presidente e dunque sopra le parti- aveva avvisato che erano previsti alcuni lavori di messa in sicurezza della parte pericolante e, al momento, non interessata dall’immediato restyling. Potrebbe essere questa la ‘soluzione’ trovata? 


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