Cronaca

Incendi, Curcio: "Sono andati a fuoco 11mila ettari di terreno" | VIDEO

Il capo della protezione civile ha presieduto il tavolo di coordinamento e poi si è spostato in elicottero a Catanzaro per la riunione alla Cittadella

E' durata quasi due ore la riunione in Prefettura indetta per il coordinamento dell'emergenza incendi nella provincia. Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, è arrivato al Palazzo del Governo per fare il punto sulla crisi e capire come uscire dall'emergenza.

Al tavolo ci sono i vertici delle forze dell'ordine, il sindaco, il prefetto e gli attori che in questi lunghi giorni hanno cercato di contrastare le fiamme e difendere l'Aspromonte e le sue genti. Dall'inizio del mese, infatti, la provincia reggina è stata colpita duramente da vasti roghi che sono costati anche la vita a 5 persone e animali, oltre a danni incalcolabili all'ambiente.

Adesso, con l'arrivo del capo della Protezione civile in Calabria, mentre sono ancora attivi sessanta focolai, l'attenzione è nazionale e la vicinanza del Governo diventa tangibile. “Sono qui per portare il supporto operativo – dice Fabrizio Curcio, alla fine dell'incontro parlando con la stampa – e l'idea della Presidenza del consiglio dei ministri e del presidente Draghi di essere vicino ad un territorio duramente colpito, anche con vittime. Sono qui, non per esprimere giudizi, ma per ragionare con il territorio, insieme, su come uscire da questo difficile momento. Siamo venuti prima a Reggio Calabria perché c'è stata una importanza operativa nel Parco nazionale d'Aspromonte, poi faremo una valutazione operativa per tutta la regione, perché ci sono stati diversi e numerosi incendi anche in altri territori. Solo ieri sono stati assegnati 12 mezzi, sei di questi stavano in Aspromonte, gli altri sul resto della Calabria.

Abbiamo acquisito anche informazioni tramite i satelliti che ci fanno vedere un'area colpita molto vasta, già solo nella parte meridionale della regione sono andati a fuoco 11mila ettari di terreno”.

Poi aggiunge: “Il presidente Draghi ha già firmato domenica scorsa lo stato di mobilitazione nazionale e questo ha consentito al sistema di mobilitare risorse fuori regione, ha consentito al corpo nazionale che già aveva raddoppiato i propri turni, di mobilitare ulteriori risorse, ha consentito ai sindaci di lavorare sulle somme d'urgenza. Insomma, lo stato di mobilitazione nazionale ha aiutato il territorio ad essere più reattivo nella gestione emergenziale”.

Se si poteva fare di più e meglio, il capo della Protezione civile dice con chiarezza: “Oggi abbiamo fatto un punto sullo stato in atto e stiamo registrando un certo miglioramento (da prendere con cautela) sul fronte incendi, anche grazie alle temperature che sono diminuite. Stiamo registrando un miglioramento degli incendi, sempre da prendere con grande cautela. Le temperature ci aiutano, le richieste sono gestibili e coperte in Calabria. Abbiamo richieste da altre Regioni: le richieste sono ora più a nord, in Lazio e Basilicata. Dobbiamo avere una visione di tipo nazionale. Sono emerse le procedure per gestire questa fase operativa e si sono fatti ragionamenti più ampi di prevenzione. Non sono temi di adesso, sono temi di prima e di dopo: sono state poste le basi per capire come migliorare alcune attività di prevenzione. Abbiamo stabilito le procedure per gestire la fase operativa e abbiamo anche fatto ragionamenti più ampi sulla prevenzione, anche con il Parco, per migliorarla". 

Il confronto di oggi - precisa Curcio - è stato utile per comprendere anche il sistema complesso della macchina organizzativa. Le polemiche sui ritardi degli interventi e  sull'arrivo dei canadair li respinge e afferma: “le procedure per l'attivazione dei mezzi aerei della flotta di Stato è una procedura molto consolidata, che tiene conto dell'esigenze del territorio ma anche nazionali.  Dobbiamo considerare che gli incendi boschivi sono l'ultima fase di una filiera della tenuta del bosco. Una filiera che la legge 353 varata nel 2000 affida alle Regioni. Sono loro a dover provvedere alla tutela del territorio, alla prevenzione e allo spegnimento. La flotta aerea di Stato interviene quando il danno è già fatto e la situazione già compromessa. Ci siamo confrontati su questo e il rapporto è stato di assoluta cooperazione e ringrazio i sindaci che sono in prima linea e sono l'interfaccia con il cittadino”.  

Il sindaco Giuseppe Falcomatà è lì al tavolo operativo in prefettura e ribadisce l'impegno con i sindaci per lavorare insieme sulla gestione dell'emergenza ma anche per la ricostruzione economica e ambientale. Il primo cittadino ringrazia il premier Draghi per "aver risposto immediatamente al nostro appello" ma aggiunge "serve un grande piano di risarcimento economico ed ambientale del nostro territorio".

Dopo la riunione nella città metropolitana, Curcio si è spostato in elicottero a Catanzaro per partecipare all’incontro in Cittadella regionale indetto dal presidente facente funzioni Nino Spirlì con i vertici della protezione civile regionale, i presidenti dei parchi ed in sindaci dei comuni più aggrediti dalle fiamme.


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