Ddl Zan e Vaticano, Arcigay: "La politica ha l'occasione di dimostrare la sua sovranità e laicità"
Michela Calabrò, presidente dell'Arcigay di Reggio: "Chiediamo alla politica di dare un segnale, di riaffermare i principi di uno stato laico e pluralista, includente e non oscurantista"
"Apprendiamo con preoccupazione e sgomento la nota ufficiale della Segreteria dello Stato Vaticano che condanna la proposta di legge approvata alla Camera contro omotransfobia, misoginia e abilismo come una violazione del Concordato Stato-Chiesa dell’84 rappresenta una minaccia senza precedenti alla Laicità e Sovranità del nostro Paese".
"Ricordiamo – afferma Michela Calabrò - che il lungo e travagliato percorso della legge ha già conosciuto compromessi al ribasso. E’ stato introdotto l’art. 4 che promettendo di garantire la libertà di pensiero, in realtà, legittimerebbe di fatto e per la prima volta posizioni discriminatorie. Inoltre, anche l’articolo 7 è stato rivisto, subordinando le iniziative di informazione e cultura del rispetto contro l’omotransfobia nelle scuole al consenso genitoriale e all’approvazione del piano formativo, come fossero valori negoziabili, un’offerta integrativa e non indispensabile.
Creare occasioni di dialogo, espressione, formazione non limita la libertà di pensiero ma la riconosce e le dà spazio. Per questo chiediamo alla politica di dare un segnale, di riaffermare i principi di uno stato laico e pluralista, includente e non oscurantista".