Cronaca

Consiglio regionale, botta e risposta fra maggioranza e Partito democratico

I capigruppo del centrodestra a palazzo Campanella replicano alla nota polemica dei democrat: "Basta inconcludenze, sulle questioni più urgenti si converga nell’interesse generale”

L'aula del consiglio regionale

“I consiglieri regionali del Pd continuano a essere pregiudizialmente polemici con i  processi legislativi e amministrativi che si svolgono, in trasparenza e alla luce del sole, nell’aula consiliare”. Botta e risposta a palazzo Campanella fra maggioranza e opposizione dopo l’ultima riunione del consiglio regionale. A rispondere alle polemiche sollevate dal Pd, oggi sono i capigruppo di maggioranza attraverso una nota congiunta.

“Anziché misurarsi con le proposte innovative della giunta e della maggioranza, finalizzate a dare risposte, nei tempi giusti come chiede la Calabria - si legge nella nota - ai problemi di più stringente attualità, lamentano una supposta, quanto fuori luogo, perdita di autorevolezza del consiglio regionale. Il cui bilancio (con il varo di leggi di assoluta discontinuità col passato e volte a garantire efficienza alle governance di più settori fondamentali), specie se comparato con quanto prodotto nello stesso periodo dalle legislature regionali precedenti, è assolutamente positivo”.

Per i capigruppo di maggioranza, poi, “I dati delle leggi e dei  provvedimenti amministrativi approvati, il numero delle sedute d’aula, delle riunioni dell’ufficio di presidenza, della conferenza dei capigruppo e delle  commissioni, ne sono la dimostrazione inconfutabile. L’attuale fase storica, inasprita dalla guerra e carica d’incognite che potrebbero ripercuotersi più gravemente sul già fragile sistema-Calabria, dovrebbe indurre ogni forza politica a non scaricare sulla massima assemblea democratica della Calabria le proprie inconcludenze. Ma a cooperare fattivamente per recuperare i ritardi accumulati dal regionalismo calabrese e mettere la Calabria nelle condizioni di fronteggiare e vincere le sfide della digitalizzazione e dell’innovazione, della transizione ecologica e dell’inclusione sociale”.

“Il nostro auspicio - concludono i capigruppo di maggioranza -  è che ogni forza politica, nel massimo rispetto della dialettica maggioranza-opposizione di cui il presidente Mancuso è stato, è e sarà il garante, utilizzi pienamente le proprie prerogative istituzionali aderendo ai bisogni dei territori. E che sulle questioni più urgenti (com’è stato fatto in particolare con la mozione sulla Statale 106 e per la Vertenza Calabria definita in 5 punti strategici dalla giunta e dai sindacati con il sostegno unanime del consiglio regionale) si possa convergere nell’interesse generale”.


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