Il Comune si prepara alla battaglia per difendere il progetto "Agàpi"
A Saline Joniche si è svolto il consiglio comunale aperto, l'amministrazione guidata dal sindaco Maria Foti si appresta, attraverso l'università Mediterranea, a chiedere l'accesso agli atti
L'amministrazione, che ieri ha convocato una seduta aperta del consiglio comunale (nella foto), si appresta a chiedere - attraverso l'università Mediterranea - l'accesso agli atti per provare a capire quali siano state le motivazioni che hanno fatto saltare il finanziamento del progetto di riqualificazione di una delle ferite aperte dallo Stato sul territorio montebellese.
Un progetto sul quale, purtroppo, come più o meno velatamente sostenuto da qualche partecipante all'assise di ieri che pare avere raccolto qualche indiscrezione capitolina, potrebbe aver pesato molto l'indagine "Magnifica" che ha scompaginato i vertici dell'università Mediterranea. E se così fosse, ma non vorremo crederci, sarebbe l'ennesimo colpo inferto alle speranze di crescita di un territorio mortificato da scelte sbagliate e insipienza politica, un territorio che - come sostenuto dall'ex sindaco Loris Nisi durante il suo intervento - avrebbe bisogno di vedersi riconosciuto un bonus per le malefatte patite che intervenga e indirizzi anche le scelte progettuali dei vari ministeri evidenziando una spinta risarcitoria verso la popolazione montebellese.
"Il decreto del ministero - ha detto Maria Foti - era inaspettato ed ha bloccato un progetto che poteva cambiare il destino del nostro territorio ed offire una speranza di occupazione a tanti nostri giovani. Mi batterò sino a che avrò la forza di farlo per ottenere il risultato sperato e vedere finanziato il campus Agàpi".
Comunque, la speranza non è ancora persa. La valenza del progetto, raccolto in 400 tavole e oltre 2000 pagine di relazione d'accompagnamento, è stato sostenuto dall'ingegnere Saverio Orlando. "Essere rimasti fuori da questo decreto - ha detto il responsabile del progetto Agàpi - non significa che il progetto si debba fermare. Ci sono altri strumenti previsti dalla programmazione europea 21/27 attraverso i quali si potrebbe procedere al finanziamento dell'intervento".
Insieme a diversi amministratori dell'area grecanica, in piazza Chiesa a Saline Joniche, era presente anche il segretario metropolitano del Partito democratico, Antonio Morabito che ha sposato la causa del comune di Montebello Ionico. "Non sarete lasciati soli", ha detto il segretario dem che si è mosso sulla stessa linea di Eduardo Lamberti Castronuovo che, intervento poco prima, aveva messo a disposizione della battaglia montebellese le competenze della consulta della cultura reggina.