Cronaca

Il nuovo Questore si presenta: "Orgoglioso di tornare nella mia città, forte onere e privilegio" | VIDEO

Il reggino Bruno Megale da oggi alla guida della Polizia di Stato di Reggio Calabria: "Lavorerò per rendere molto pratico il concetto di polizia servente del cittadino"

Un poliziotto reggino alla guida dei poliziotti reggini. E’ stata scritta oggi la prima pagina della nuova storia professionale di Bruno Megale alla guida della Questura di Reggio Calabria. Un ritorno nella terra natale, che aveva lasciato a 15 anni, dopo quaranta anni passati in giro per l’Italia a fare il suo mestiere: quello di investigatore.

Cinquantaquattro anni, sposato con una professionista reggina, il Questore Bruno Megale - che raccoglie il testimone lasciato da Maurizio Vallone - non ha mai lasciato la sua terra completamente, non l’ha mai dimenticata e, oggi che il capo della Polizia Franco Gabrielli ha scelto di affidargli la guida degli uffici di Corso Garibaldi, ci ritorna sentendo addosso il “privilegio” di un incarico così importante. 

“Sento forte - ha detto durante l’incontro con i rappresentanti degli organi di stampa il cui saluto al nuovo Questore è stato portato da Michele Albanese - l’onere e il privilegio di fare il Questore di Reggio Calabria. Sono spaesato ed orgoglioso, ma anche molto motivato e pronto ad impegnarmi per la mia città che mi auguro riesca ad avere quello scatto di orgoglio necessario per rinverdire i suoi fasti”.

Adesso dovrà fare più il manager che l’investigatore e magari questo abito potrà stare un poco stretto a chi, durante la sua vita professionale, si è impegnato nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, ma Bruno Megale si sente pronto e nel suo lavoro sa di poter godere di quanto fatto da chi l’ha preceduto al secondo piano della Questura reggina.

“Mi inserirò - ha detto - nel solco di chi mi ha preceduto e lavorerò per migliorare e rendere molto pratico il concetto di polizia servente dei diritti dei cittadini”.

Nonostante la sua corazza di investigatore, però, quando il ragionamento scivola sugli affetti più cari, sui propri familiari, Bruno Megale deve fare a pugni con l’emozione e finisce per vincere l’incontro. “Ho sentito forte l’emozione - ha detto ancora il nuovo Questore di Reggio Calabria - nel ritornare a casa mia, nell’incontrare mio padre ottantenne e nel raccogliere i suoi sentimenti di orgoglio nei miei confronti”.

La sfida è importante, difficile, a molti avrebbe fatto tremare i polsi, ritornare a Reggio Calabria dopo tanti anni passati a lavorare per scelta lontano dalla sua città, accettare la decisione del capo della Polizia non deve essere stato facilissimo per Bruno Megale, ma il Questore reggino non si è perso d’animo, ha fatto le valigie ed è sceso in riva allo Stretto, in riva a quel mare che non ha mai dimenticato, e si sta preparando alla nuova sfida senza tentennamenti, da poliziotto. “Datemi un mese - ha concluso Bruno Megale - datemi il tempo di ambientarmi, di riprendere in mano la mia città e, poi, torneremo a confrontarci”. I criminali sono avvisati, con il Questore di Reggio Calabria, con il poliziotto Bruno Megale non si scherza.


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