Incendi, Bagaladi: partita la raccolta fondi per le famiglie di Nino e Margherita
Il Comune ha attivato un conto corrente per i familiari delle vittime uccise dalle fiamme mentre cercavano di salvare il loro uliveto
Non è ancora finito il tempo del dolore a Bagaladi, piccolo centro aspromontano, messo in ginocchio dagli incendi, ma adesso si cerca di guardare al futuro, alla ripartenza e la comunità si stringe attorno alle famiglie di Rita e Nino, uccisi dalle fiamme mentre cercavano di salvare il loro uliveto a San Lorenzo: i loro corpi, ustionati, li hanno trovati così vicino al trattore.
Antonino Cilione, sposato e padre di due figli, e sua zia Margherita, vedova e madre di tre ragazze, erano ben voluti a Bagaladi dove vivevano e sentivano quell'”amore disperato del loro paese” proprio come lo narra Corrado Alvaro in Gente d'Aspromonte. Adesso l'amore del paese si stringe attorno ai figli delle vittime. Un paese che dopo gli incendi ha dovuto fare anche i conti, ancora, con il covid-19 ed è stato dichiarato "zona rossa" bloccando attività, lavoro e ripresa. Oggi si ritorna a vivere, malgrado tutto.
Ecco la macchina della solidarietà, che arriva sempre purtroppo prima degli aiuti statali, è partita e bisogna sostenerla, oltre i confini di Bagaladi dove proprio oggi la piccola figlia di Nino compie undici anni e sarà difficile spiegarle il perché l'Aspromonte è bruciato portandosi via il suo papà.